SONDAGGISSIMO™: PPTQ Modern Deck Guide Stampa
Mercoledì 06 Settembre 2017
sondaggissimo 21Articolo di Jimmy "Jtk88" Caroli

PPTQ Modern: abbiamo ancora un mese, cosa è meglio giocare per procurarsi uno slot?

Restano pochissimi shot per cercare un biglietto di qualificazione ai prossimi Regional PTQ che daranno la possibilità di strappare un volo per il Pro Tour Rivals of Ixalan a Bilbao e tornare a giocare Modern sui tavoli più importanti di questo gioco. Il compito non è semplice già di suo, contando che restano più o meno 50 PPTQ disponibili spalmati su tutto il suolo italico prima della fine della stagione (che si chiude la prima settimana di Ottobre), quindi è sicuramente meglio cercare di puntare su mazzi ben rodati che possano fare bene in qualsiasi field.

Ovviamente questo discorso vale se state per andare a disputare un PPTQ Modern in un negozio di cui non avete nessuna informazione riguardo meta locale, giocatori locali o anche solo livello di gioco o numeri attesi: se avete queste informazioni potete sicuramente optare per scelte più mirate rispetto a quello che vi andrò ad indicare in queste righe.

Partiamo quindi da due presupposti molto importanti per quanto riguarda il Modern come formato:

  • Primo: in Modern esiste una piccola elitè di Best Deck (o Deck to Beat). Questa piccola elitè è ben conosciuta e quasi tutti i giocatori di Modern avranno delle contromisure in side (o anche in main) per gestire questo sottotipo di mazzi;
  • Secondo: in Modern conta molto la conoscenza del proprio mazzo e la conoscenza dei match up del proprio mazzo: l'esperienza accumulata nel giocare le proprie 60 carte in modo costante nel tempo porta ad avere un livello di conoscenza del formato molto più profonda, e permette anche di aggiustare quelle partite che sembrano perse in partenza. Il che si traduce nel fatto che, se avete un vostro Pet Deck che conoscete bene e che sapete bene come si comporta riguardo al resto del formato, forse non è una brutta idea giocare quello rispetto ad un Tier più conclamato.

Poste queste premesse, andremo adesso a discutere dei Top Decks del formato ovvero quelli che, se giocati in modo corretto e facendo pochi errori, possono garantirvi una qualificazione al RPTQ di Novembre. Analizzeremo questi mazzi prendendo in considerazione la difficoltà di apprendimento delle meccaniche del mazzo, il livello di hate che potrete trovarci contro e la difficoltà nel giocare il mazzo stesso.

Cominciamo:

new staff

Grixis Death Shadow

Apprendimento: ●●●○○
Hate: ●●●●○
Difficoltà del mazzo: ●●●●●

Il boogeyman del formato eccellenza, anche se ultimamente la sua diffusione si sta lentamente arrestando. GDS è un mazzo poliedrico, che può interpretare il ruolo del mazzo aggressivo ma anche del mazzo midrange, con piccoli elementi di controllo dati da Stubborn Denial e dalle varie rimozioni che lista nelle sue 60. Il piano è abbastanza semplice: ciclare carte nei primi due turni per riuscire a piazzare una minaccia ingestibile e cercare di vincere la partita il prima possibile grazie alla presenza in campo di una tra Gurmag Angler, Tasigur, the Golden Fang oppure Death's Shadow di proporzioni ragguardevoli. Quest'ultima è una minaccia difficilmente gestibile e prenderla sottogamba può portare a dei blowout devastanti per i giocatori meno esperti: ricordatevi che il mazzo ha mille modi diversi per modificare il proprio numero di punti vita e, di conseguenza, la dimensione della Death's Shadow. A chiudere quello che sembra un mazzo senza punti deboli ci sono gli scarti, in grado di fornire tutte le informazioni necessarie ed effettuare anche uno smantellamento della mano avversaria. Un mazzo quadrato, completo ma che necessità una alta conoscenza delle meccaniche intrinseche, una ancora maggiore conoscenza del meta e di come comportarsi contro i diversi match up, dato che sarete spesso costretti a giocare sul filo di lana con i vostri punti vita risicati, cercando quindi di giocare attorno ad eventuali burst di danni del vostro avversario. Essendo il mazzo che ha definito il formato nei mesi precedenti, praticamente ogni giocatore di Modern che punti ad un posto al RPTQ avrà degli assi nella propria manica per cercare di gestirvi o perlomeno mettervi i bastoni fra le ruote: Chameleon Colossus è una delle carte che farete fatica a gestire una volta entrato in campo, ma la ben più comune Walking Ballista può essere un problema ancora più grande, soprattutto se avrete esagerato con la perdita intenzionale di punti vita. Ricordatevi inoltre che avete dei match up molto ostici da tutti quei mazzi che puntano a sciamare sul campo di battaglia, come Merfolks ed Elfi, due vere spine nel fianco per GDS. Il mazzo comunque è uno dei più forti attualmente, tuttavia è richiesta una buona conoscenza di tanti aspetti del gioco e del formato, quindi sconsiglierei di prenderlo in mano la mattina stessa del torneo, perché potreste incorrere facilmente in errori di gioco o di valutazione.

Grixis Shadow by Danilo Ramos Mopesto
Top 4
Grand Prix São Paulo 2017
ndr.
-
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

new staff

Eldrazi Tron

Apprendimento: ●○○○○
Hate: ●●○○○
Difficoltà del mazzo: ●●○○○

Se sconsigliavo di prendere GDS in mano alla mattina stessa del torneo, questa remora direi di non averla per quanto riguarda Eldrazi Tron. Il cugino più arrogante e con più muscoli del vecchio RG Tron si presenta completamente colorless, con una linearità di gioco imbarazzante e, a chiudere il cerchio, una non necessaria dipendenza dalla chiusura del trittico delle terre di Urza. Questo significa che effetti di mana denial come Ghost Quarter o Blood Moon andranno si ad incidere sulla esplosività, ma non saranno dei veri e propri problemi insormontabili per quanto riguarda l'economia del mazzo stesso. Oltre a listare diverse minacce difficilmente gestibili (tra cui tutti gli Eldrazi più molesti che abbiamo imparato ad odiare e temere durante l'Eldrazi Winter), Eldrazi Tron si accompagna di diversi pezzi di hate, come Relic of Progenitus, Chalice of the Void e All is Dust, ovvero uno sweeper unilaterale. Il mazzo è in grado di avere delle partenze senza senso grazie alla combinazione delle terre di Urza e degli Eldrazi Temple, in grado di dare dei boost di mana per garantire Thought-Knot Seer di terzo o anche di secondo (con doppio Eldrazi Temple in campo), a cui solitamente segue un Reality Smasher il turno dopo. Come avrete capito, il mazzo non richiede necessariamente una grande conoscenza del meta per fare bene, piuttosto una buona curva e il sapere che mani tenere e contro quali mazzi. Tuttavia, solitamente il piano di fare 4/4 e 5/5 rapidi nei primi turni funziona quasi contro tutti indiscriminatamente. Ad ogni modo, se qualcosa dovesse andare storto, abbiamo il sempre fedele Karn Liberated che è in grado di gestire board complessi un pezzo alla volta, mentre Walking Ballista può essere usata come un vero mitragliatore gatling una volta che viene equipaggiata con il Basilisk Collar. Piccole interazioni che spesso sono delle inezie, quando hai dalla tua la forza degli Eldrazi. Concludendo, il mazzo è un concentrato di arroganza e cattiveria, che spinge l'acceleratore sul fare bestie grosse e farle molto presto, affondando le mani nel vantaggio mana dato dalle sue terre. In tutto questo, pochi sono i punti deboli che si porta dietro: ovviamente Stony Silence è un discreto palo da gestire, come lo possono essere anche delle forme di mana denial, ma potendo appoggiarsi su due diversi motori, attaccare le terre spesso non è un piano che porta alla vittoria. Consigliato se volete approfittare della forza bruta di questa lista e se avete poco tempo da poter dedicare al testing.

Eldrazi Tron by Smdster
Top 8
MTGO Modern Challenge
ndr.
-
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

new staff

UR Storm

Apprendimento: ●●●●●
Hate: ●●●●○
Difficoltà del mazzo: ●●○○○

Ringraziando il cielo, siamo vivi in un periodo in cui Storm è non solo un archetipo giocabile in Modern, ma è anche uno dei mazzi più solidi e performanti in circolazione. Tutti bene o male conosciamo Storm e come funziona: quello che però differenzia un player amatoriale di Storm da uno competitivo è tutta l'esperienza che ha alle spalle in merito a match up e alle mani da tenere OTP e OTD rispetto a determinati mazzi e/o avversari. Leggere il vostro avversario è molto importante in questo contesto, leggere la mano del vostro avversario lo è allo stesso livello, ma il quid in più rispetto al player medio di Storm lo si ha quando si riesce a capire il momento giusto per settarsi o per iniziare la scombata. Lanciare esche e creare situazioni difficilmente gestibili per il vostro avversario sono le parti più complesse di questo mazzo, che spazia da mani che vincono di terzo a mani che necessitano delle pile di Gifts Ungiven non convenzionali per riuscire a ribaltare un game considerato perso. Ovviamente la parte più difficile nel pilotare il mazzo è riuscirne a capire tutti gli angoli di gioco, capire il tempismo delle giocate e riuscire ad individuare il proprio ruolo all'interno della partita: siamo sotto pressione? Abbiamo tempo per setuppare le nostre giocate? Abbiamo possibilità di passare dal cimitero? Il nostro avversario ha modo di interrompere la nostra catena di spell in qualche modo? Tutte queste domande sono difficilmente interpretabili per un neofita del mazzo, mentre per i veterani bastano pochi indizi per capire se il momento è giusto o meno per premere il grilletto. Detto questo, una volta realizzate tutte le caratteristiche intrinseche del mazzo, la difficoltà nel pilotarlo decresce drasticamente, in quanto il piano è unico e ben definito e non si vira mai da esso. Purtroppo Storm, essendo un mazzo molto lineare e che si basa sia su creature facilmente gestibili, sia sul cimitero (grazie a Past in Flames e Gifts Ungiven) è facilmente hateabile e quindi è necessario avere una side e un piano di side adeguati, oltre a sapere in anticipo quali possono essere le contromisure che verranno adottate per constrastare il piano: Relic of Progenitus, Leyline of Sanctity, Leyline of the Void ma anche carte più comuni come Scavenging Ooze o Surgical Extraction possono inficiare le nostre possibilità di chiudere le partite di Grapeshot. Sono tante le carte che possono dare fastidio a questo mazzo, ma è anche vero che le possibilità di una god hand in grado di chiudere le partite di terzo non sono bassissime: Chalice of the Void a 1 è sicuramente fastidioso, ma non è un palo insormontabile dato che le bestie e i riti hanno costo convertito di due, mentre Gifts Ungiven e Past in Flames lo hanno di quattro. Storm richiede molta esperienza nel sapere cosa potrà succedere durante le varie partite e soprattutto sul come gestire le partite post side, ovvero la maggior parte dei game che giocherete in torneo: se non avete le idee chiare in merito vi sconsiglio di prendere in mano il mazzo. Inoltre, sarebbe anche buona cosa avere una conoscenza medio buona di gestione del proprio tempo e di matematica di base, in modo da evitare di sbagliare i conti durante la stormata (cosa fastidiosissima e imbarazzante) e anche di perdere venti minuti ad ogni turno di combo. Giusto per gentilezza e rispetto verso il vostro avversario, non per cattiveria.

PiF Combo by Corrado
Top 8
MTGO Modern MOCS
ndr.
-
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

new staff

Lantern Control

Apprendimento: ●●●●●
Hate: ●○○○○
Difficoltà del mazzo: ●●●●●

Segretamente il mazzo più forte del Modern in questo momento, Lantern Control gode di una pessima reputazione in quanto un mazzo che tecnicamente non gioca a Magic e non permette all'avversario di giocare a Magic. A parte questo lieve difetto (se lo volete considerare tale), il mazzo è incredibilmente resiliente e resistente a praticamente ogni cosa che gli viene tirata addosso: in grado di controllare completamente la pescata dell'avversario, l'unica variabile su cui non può agire è la mano iniziale del vostro avversario, motivo per il quale vengono giocati diversi scarti maindeck ora come ora. Alcune liste giocano addirittura anche i Leyline of Sanctity maindeck in modo da avere ancora maggiore copertura, ma le liste più competitive sembrano essere quelle che giocano le Mishra's Bauble (vedi Kanister sia online che con la sua recente Top8 al GP Birmingham). Tuttavia il mazzo è quanto di più lontano possibile dalla definizione di “semplice ed intuitivo” nonostante possa sembrare molto lineare l'approccio ad esso. Per capire appieno il mazzo sono necessarie veramente tante ore di testing, tantissimi match per capire quali siano le carte di cui aver paura nei diversi match up, capire i timing del mazzo, quando macinare solo l'avversario e quando invece macinare se stessi in modo aggressivo per arrivare a trovare quella carta cardine e cosi via, tutte piccole accortezze che si riescono ad evincere solo con ore e partite alle spalle. In più, giocare il mazzo anche con questa mole di esperienza accumulata resta comunque una cosa non proprio semplicissima: scelte ad ogni turno, il fattore tempo e l'avere sempre la possibilità di gestire eventuali out inaspettate del vostro avversario sono cose da tenere in considerazione, il che implica mantenere sempre la calma ed analizzare ogni aspetto della partita, anche se doveste trovarvi a gestire un numero di punti vita risicato.

Ensnaring Bridge solitamente è la carta che vi salva le partite, e quindi di norma il piano A prevede arrivare a risolvere un ponte il prima possibile, magari svuotandosi la mano nel processo. Nel momento in cui si assembla il trittico Lantern of Insight, Ensnaring Bridge più un sasso che macina, tecnicamente la strada verte in discesa. Cercate però non adagiarvi sugli allori, perché il riuscire a controllare solo una pescata non sempre si rivela essere abbastanza. Se decidete di giocare questo mazzo, è buona norma tenere traccia di tutte le informazioni che raccoglierete durante i vostri game: ad un certo punto sarete a conoscenza di tutte le carte in mano del vostro avversario, ma non tutti loro saranno propensi a tenervele rivelate, per cui fate buon viso a cattivo gioco e cercare di scrivervi ogni cosa. In più alcune sidate non sono automatiche e alcuni giocatori avranno una buona conoscenza del match up, facendo giocate non convenzionali in modo da mettervi in difficoltà. Consigliato solo a giocatori davvero esperti, se un vostro amico si propone di prestarvelo la mattina e voi non rientrate in quella categoria, declinate gentilmente l'offerta: farete un favore a voi e agli altri giocatori in sala.

Lantern Control by kanister
Winner
MTGO Modern Challenge
ndr.
-
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

new staff

Affinity

Apprendimento: ●●●●○
Hate: ●●●●○
Difficoltà del mazzo: ●●●●○

Ultimo ma non ultimo, uno dei Tier che aleggia nel formato fin dalla sua nascita: Affinity. Direi che più o meno chiunque abbia giocato Modern in questi lunghi anni si sia trovato di fronte alla minaccia artefattosa in qualche sia salsa varia ed eventuale, e abbia capito come il mazzo si comporti in modo molto differente a seconda dell'esperienza del giocatore che sta dietro alle carte. A prescindere dalle plausibili partenze nuts di cui può vantare il mazzo (ovvero quelle partenze che garantiscono due mana di primo turno con qualche combinazione di Mox Opal o Springleaf Drum), Affinity vanta una complessità intrinseca abbastanza elevata, in quanto non sempre si riesce a chiudere le partite entro il turno 3-4 grazie alla propria esplosività. In questi frangenti, riuscire a centellinare le proprie minacce e capire come estrarre più valore possibile dalle proprie figurine e dalle sinergie presenti in esse risulta essere la chiave di volta che distingue un giocatore medio di Affinity da uno più esperto e più conscio delle potenzialità a tuttotondo del mazzo. Giocare Affinity può sembrare molto semplice visto dall'esterno, ma non sempre si apriranno mani con partenze forti e, in questi contesti, riuscire a capire quali mani mulligare e quali tenere nonostante la partenza non sia la più performante è sicuramente un tratto da tenere in considerazione se si punta a strappare la propria qualificazione al RPTQ. Oltre a questi piccoli accorgimenti di gioco, c'è anche da tenere in conto che tutti conoscono Affinity e praticamente tutti i giocatori listano qualche contromisura (o anche diverse): Ancient Grudge, Engineered Explosives, By Force, Shatterstorm, Kolaghan's Command, Stony Silence, Kozilek's Return sono solo alcune delle diverse carte problematiche che potreste trovarvi contro, e sapere come riuscire a mitigare l'effetto di ciascuna di essere sul vostro game è una delle caratteristiche più difficili da acquisire. Evitate di mettere troppi pezzi in campo se non ne avete necessità, evitate di giocare dentro alle wratte dei vostri avversari, soprattutto cercare di essere coscienti di cosa può aver sidato dentro il vostro avversario e di come poterne arginare gli effetti. Tutti questi accorgimenti sono necessari per poter evitare dei ribaltamenti di fronte eccessivi, portandovi a perdere partite praticamente vinte solo perché non avete preso in considerazione dei possibili out del vostro avversario. In sostanza, Affinity è un pick molto particolare: se ne conoscete le diverse sfaccettature è sicuramente un mazzo intenibile, se invece andate allo sbaraglio potreste trovarvi con un cannone di vetro in mano: potrete uccidere velocemente il vostro avversario o potrebbe scoppiarvi in mano.

Affinity by zmmckay1515
Top 8
MTGO Modern Challenge
ndr.
-
Details
Main Deck: 60
Sideboard: 15

jimmy.caroli.2

Questi sono i mazzi che, in linea di massima, reputo i più adatti per conquistare la qualificazione al Regional PTQ di Novembre. Oltre a questi, un gradino più sotto, mi sentirei di consigliare RG Scapeshift, Living Ende UW Control, ma solo se ne avete una conoscenza abbastanza solida in fatto di match up. In più, ribadisco quello che è stato detto in precedenza, se avete un Pet Deck che giocate da moltissimo tempo, quella potrebbe essere la scelta migliore per quanto riguarda voi personalmente.

Chiudo quindi proponendovi le opzioni per il prossimo SONDAGGISSIMO™:

  • - 5 mesi senza Cappa: uno sguardo al Legacy.
  • - Top 8 GP Torino e GP Washinton DC: una analisi del formato Standard.
  • - Gideon e la nuova regola dei Planeswalker in Modern.
  • - Un nuovo Vintage: come è cambiato il formato con le nuove restricted.

Alla prossima,
Jimmy