Pauper Deck Analisi - Kuldotha Boros |
Mercoledì 02 Dicembre 2015 | ||||||||||||
Articolo di Alessandro Scarafia
Buongiorno a tutti, sono Alessandro Scarafia e voglio parlarvi di uno dei deck pauper che ho giocato maggiormente e con più soddisfazione negli ultimi mesi: il Boros Kuldotha. Il mazzo si presenta come un midrange capace di controllare efficacemente il board e allo stesso tempo di costruire un progressivo vantaggio carte. Di seguito la lista a cui sono arrivato:
MAINDECK Manabase: dodici terre che entrano stappate e otto tappate, per fare in modo di non avere partenze troppe difficili. La manabase bicolor permette di giocare tranquillamente con venti lande e di non impantanarsi nei primi turni a causa delle troppe terre che entrano tappate. Grazie a questo il mazzo risulta più snello e pronto ad affrontare partenze veloci da parte di mazzi come goblin, stompy, kiln, ecc.. Le terre che fanno guadagnare punti vita sono ben sette e garantiscono al mazzo di superare tranquillamente i primi turni contro aggro, ci sono giocatori che preferiscono le fountain al posto delle kabira ma io ho scelto una monocopia di fontana per non rischiare di restare senza mana colorato nei primi turni.
SIDEBOARD
Altre carte che possono essere prese in considerazione per il main sono:
Carte che possono essere prese in considerazione per la side:
MATCH-UP
Analisi dei match-up (non parlerò di percentuali perché quelle variano molto in base ai giocatori, mi limiterò a dire le mie sensazioni e le carte utili della side). Familiar: partita molto complicata soprattutto di main, se lui riesce a sviluppare velocemente il suo gioco non c’è molto che si possa fare a parte cercare di uccidere tutto quello che ci si para di fronte e in particolare fatine/famigli/wall. Postside la situazione migliora grazie a pyroblast, electrickery e relic che permettono di fare un controllo migliore del board e del suo cimitero. Delver: non troppo complicato, 14/16 removal abbinate a 2/2 e 2/3 volanti a basso costo, senza contare i token e un buon motore di pesca. Il giocatore di Delver deve essere davvero molto bravo per uscire da tutte queste minacce. Post-side Pyroblast ed Electrickery risultano molto forti. MonoBlackControl: matchup complesso da parte di entrambi, bisogna saper dosare le risorse non mandando a morire i nostri volanti senza che prima abbiano rimbalzato uno dei nostri motori di pesca. E’ inutile contro MBC giocare un volante bouncandoci una landa perché molto probabilmente verrà immediatamente ucciso e non porterà alcun vantaggio. Bisogna costruire un progressivo vantaggio carte ed essere molto bravi a controllare il board per limitare i suoi merchant. Affinity: abbastanza ostico di main, a meno di riuscire a controllare il board ed a vincere prima che lui ci uccida di Atog+Fling. Post-side il matchup si ribalta grazie a Sciamani e Orim’s Thunder. Stompy: partita abbastanza semplice, oltre ai fattori citati nel matchup contro Delver qui si sommano anche tutte le lande che fanno guadagnare vite. In alcuni casi i Kor possono bouncare Kabira o Fontane. Goblin: come sopra, il matchup non è troppo complicato grazie a tutte le nostre minacce. Kiln Fiend: la chiave della partita sono i primi turni, in teoria il mazzo dispone di più removal rispetto al numero delle sue creature e quindi bisognerà essere bravi ad utilizzarle, ricordando che si possono tranquillamente prendere 6/9 danni da un Delver volante essendo parabili da nostri futuri volanti. Le minacce peggiori sono Kiln e Ciclopi. Postside le cose migliorano ulteriormente grazie a Celestial Flare e Pyroblast. UB Angler: lui ha solamente dieci creature e noi 16 removal, ma le rane rappresentano una grossa insidia e, a meno di Journey, queste devono essere rimosse con noiosi 2x1. Aura: quasi impossibile di main, di side invece gli si può dire qualcosa grazie ai Celestial Flare ed Electrickery. Se è molto presente nel vostro meta di side può tranquillamente essere giocato Patrician’s. Tron: altro matchup orribile, in più della metà delle partite siamo troppo lenti per creargli problemi. A meno di partenze rapidissime un suo Fangren gli permetterà di guadagnare troppe vite. Postside le cose potrebbero migliorare se giocassimo Molten Rain. Burn: non troppo difficile, a meno di non vedere nessuna landa che fa guadagnare vite. UB Teachings: partita lunga e complessa come contro ogni control. Anche in questo caso la chiave è il vantaggio carte abbinato ad una race costante. Avendo lui poche o quasi nessuna creatura, tutti gli spari saranno indirizzati sulla sua faccia, cosa ottima per noi. Tortured Existence: Di main un incubo, non si riesce ad entrare mai in partita a meno che lui non veda i Tortured o che i santificatori li fermino immediatamente. Postside ce la si può giocare con le Relic. Per concludere, il mazzo è molto più complesso di quello che sembra, in più della metà dei matchup sopra elencati le removal devono essere utilizzate usando la testa e mai a caso. È molto importante capire come approcciarsi al singolo game in base alla propria mano ed al matchup che abbiamo contro, in alcuni casi e con alcune mani iniziali può essere molto forte partire con un Glint Hawk di primo e rimanere indietro di lande, mentre in altri può risultare folle approcciarsi in modo troppo aggressivo. Contro Delver, Familiar e MBC in particolare, uno sbagliato approccio può portare facilmente a perdere senza nemmeno passare dal via. La forza del Kuldotha è quella di riuscire a giocarsela molto bene contro un’ottima parte del field (Kiln, Goblin, Stompy, Delver) ed avere un matchup equilibrato da Familiar e MonoBlack. Soffre però tremendamente i mazzi meno giocati quali Tortured, Tron, Aura, TurboFog, BG o Grixis Delve (quelli reanimator, con i ciccioni). Il deck, oltre che nella versione Boros, può essere giocato anche nella versione Jeskai che permette un miglioramento dei matchup vs control quali MBC, Teachings e mirror grazie a Mulldrifter e Perilous Research (sinergica con Ichor e forte se fatta in risposta a removal) a fronte di un peggioramento contro aggro dovuto al minor numero di removal ed alla manabase più “inchiodata” farcita di terre che entrano in gioco tappate. Personalmente ritengo Faithless Looting una carta che permette, se usata con la testa, di creare lo stesso vantaggio (o qualità) carte della versione Jeskai restando nella più stabile WR, e quindi ritengo sia il miglior compromesso possibile. |