Strategia - Influenza mentale e rimedi Stampa
influenza-mentale-logoArticolo di Samuele Gallinari

Ciao a tutti! Oggi parleremo di un argomento molto delicato e complesso ossia la “manipolazione mentale” al tavolo. Magic è un gioco di abilità e fortuna,  ma,  come tutti i giochi in cui si è a stretto contatto con l’avversario vi è una marcata componente psicologica,  a tutti è capitato di incontrare un avversario che non sta zitto un secondo,  che ci disorienta e che non ci fa giocare al massimo delle nostre potenzialità.

Spesso risolvere questo problema è semplicissimo: se il nostro avversario manifesta un comportamento scorretto o compie azioni non regolamentari è sufficiente chiamare il judge e quest’ultimo provvederà a sanzionarlo. Quindi state molto attenti a ciò che fanno i vostri avversari poiché la linea tra giocare furbescamente e barare è sottilissima.

Un giocatore che gioca una creatura a lato del campo di battaglia per far credere all’avversario di non volere bloccare con questa non è un giocatore scorretto,  è semplicemente un giocatore furbo ed esperto,  se nella stessa situazione quel giocatore gioca una creatura e tenta di coprirla con un braccio per far dimenticare all’avversario che questa sia in gioco,  in questo caso si può dire che abbia giocato in maniera scorretta.State molto attenti perché alle volte non è facile individuare i bari perché non compiono azioni platealmente illegali,  ma tentano in tutti i modi di non essere notati. Apporto un esempio che secondo me è significativo.

Un paio di settimane fa ho visto in diretta streaming un torneo importante e ho visto un giocatore fare le seguenti mosse: ha stappato le sue 10 terre e la sua Olivia Voldaren con 5 segnalini sopra e ha pescato la carta del turno, dopodiché ha giocato una foresta e lanciato un Garruk, Primal Hunter con il quale ha pescato 8 carte, successivamente ha attaccato con Olivia e in main 2 ha giocato una Cavern of Souls con la quale ha nominato bestia, ha lanciato un Thragtusk, un Farseek e ha giocato dalla mano una Blood Crypt appena prima di passare. L’avversario ha pescato la carta del turno (non ne aveva altre in mano) e ha concesso perché si trattava di una terra base e Olivia Voldaren aveva già fatto piazza pulita delle sue creature.

A questo punto vi sarete sicuramente accorti delle infrazioni commesse e starete pensando che in quella situazione le terre extra che ha giocato non hanno assolutamente modificato la situazione: quel giocatore ha vinto e avrebbe vinto comunque, senza cavern, senza cripta e senza farseek e avete pienamente ragione! Ciò non toglie però che nessuno se ne sia accorto!

E questo è avvenuto perché il giocatore che ha commesso le scorrettezze aveva in gioco un’olivia e quindi manifestava una tale forza psicologica che era quasi superfluo che giocasse altre carte, bastava olivia a convincere psicologicamente tutti i presenti che avrebbe chiaramente vinto quella partita. Io non voglio accusare di nulla il giocatore in questione, sono sicuro che si sia solo distratto un momento, volevo solo farvi capire che spesso alcune azioni scorrette avvengono in modo così veloce e celato che è quasi impossibile accorgersene; state attentissimi!

Per quanto riguarda invece i giocatori che manipolano senza “ barare” posso assicurarvi che sono giocatori molto esperti e che hanno 2 armi potentissime:

  1. LE AZIONI
  2. LE PAROLE

Le Azioni

Parlando delle azioni vi sono moltissimi gesti che possono indurci a fare un ragionamento sbagliato. Per fare un esempio semplice e noto a tutti vorrei citare il famoso trick della penna. Non lo conoscete? Allora ve lo spiego: può capitare che voi abbiate in gioco un 2/2 e pure il vostro avversario, voi state pensando al da farsi, quando all’improvviso l’avversario prende in mano la penna, segno che se attaccate è pronto a prendere i danni e non è intenzionato a bloccare. Allora voi smettete di pensare, attaccate e inaspettatamente la vostra creatura viene bloccata… coincidenza? No! Manipolazione psicologica ottenuta tramite azioni.

Ho assistito a una situazione interessantissima recentemente e vorrei condividerla con voi per farvi capire quanto le nostre azioni influenzino le scelte altrui. Per comodità chiamerò X un ragazzo che stava giocando Jund e Y il suo avversario che giocava UW Midrange (il formato in questione era il modern).

A questo punto Y può pensare 2 cose:

  1. X non vuole assolutamente che io usi la mia magia perché ha una mano colma di terre e vuole utilizzare il suo confidant per pescare delle spell e quindi vuole farmi credere che sia ovvio usare il mio path per fare in modo che io non lo utilizzi.
  2. X vuole assolutamente che io usi il mio path perché non ha mana verde e ha delle spell molto forti in mano.

Bene, ora Y si trova di fronte a un bivio, ma tutti voi sapete bene che la scelta giusta è quella di non usare il path poiché, avendo X rimosso subito dal gioco il confidant è chiaro che vuole fortemente che sia rimosso per prendere il mana verde. In questo caso dunque ragionando abbiamo capito che la scelta giusta è quella di conservare la rimozione.

Avete creduto davvero a quello che ho detto vero?

Questo vi fa capire quanto una banale azione del nostro avversario possa farvi compiere una decisione completamente errata! Certo che lo uso il path sul Dark Confidant! Qualunque cosa lui stia cercando confidant gliela fornirà quasi sicuramente, meglio regalare ad X una terra che potrebbe servirgli piuttosto che una carta extra ogni turno! Pensate semplicemente a questo: tutti avrebbero usato la rimozione se non vi avessi detto che X ha fatto questo trick fisico.

Le Parole

Non esiste un modo per non far commettere agli altri giocatori gesti che potrebbero confondervi, il modo più efficace per proteggervi dal farvi controllare psicologicamente tramite le azioni è quello di giocare il vostro miglior Magic, punto e basta! Per quanto riguarda il controllo psicologico basato sulle parole il discorso è molto più semplice. I “chiacchieroni” al tavolo non parlano per il puro piacere di farlo, parlano per carpire più informazioni possibili dalle risposte che voi date alle loro domande. Spesso ciò che dicono può sembrarci irrilevante e siamo tentati di rispondere alle loro domande e ci indisponiamo un po’

Ad esempio se ci viene chiesto: “Hai tenuto una bella mano?” non dobbiamo mai rispondere, nemmeno mentire, perché al nostro avversario non importa affatto cosa diciamo, ma come lo diciamo. Basta una leggera esitazione, un cambiamento di tono nella voce e moltissime altre piccole cose per far capire la vera forza della nostra mano. E non bisogna nemmeno lasciarsi infastidire, dobbiamo ricordare che il chiacchierone non vuole parlare realmente, vuole solo distrarci e farci giocare male e credetemi che anche se si risponde in maniera vaga o casuale alle loro domande, riusciranno lo stesso a capire molte più cose di quante possiamo pensare.

Non cadete nella loro trappola: state zitti e vedrete che smetteranno di parlare. E se non dovessero smettere basterà semplicemente dire loro di stare zitti, a quel punto se continuano imperterriti a distrarvi siete autorizzati a chiamare il judge. Proteggersi dai chiacchieroni è semplice:basta chiedere loro di tacere! E non abbiate paura di farlo, è un vostro diritto difendervi dal "trash talk"! Spero che questi miei consigli possano tornarvi utili.

Alla prossima!!!!! Ciao ciao.

Samuele Gallinari

P.S. Se volete sentir parlare di qualcosa in particolare aggiungetemi pure agli amici di Facebook e chiedetemi senza problemi.

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Nota di Redazione: Se l'argomento trattato da Samuele vi interessa vi consigliamo anche la lettura di: Jedi mind tricks e Lato Oscuro, un confine sottile.