Magic Historica: lo scontro con la Predatrice |
Mercoledì 29 Marzo 2017 |
Articolo di Francesco Gyed Cambilargiu
Sono passati molti anni da quando Vuel Kondo, il figlio naturale di quel Sidar Kondo di Jamuraa che adottò l'orfano Gerrard Capashen, è diventato Volrath il Caduto, l'Evincaro di Rath. Mosso dal desiderio di vendetta nei confronti del fratellastro e dalla sua fedeltà a Phyrexia, Volrath ha rapito Sisay, il capitano della Cavalcavento e ha rubato molti dei componenti dell'Eredità . Il suo piano è quello di attirare la Nave Volante Cavalcavento su Rath, ottenere tutti i suoi componenti e vendicarsi di Gerrard. Dopo aver riunito la ciurma, Hanna, Pilota della Nave, Ertai, Mago Provetto, Karn, Golem d'Argento, Squee, Nababbo Goblin, Crovax il Maledetto, Tahngarth, Eroe Talruum, Starke di Rath, Gerrard, Mirri, Gatta Guerriera, ed Orim, Guaritrice Bianca sono pronti a partire. Hanna imposta la rotta, ed Ertai finisce di completare la manovra che porterà la nave a compiere il viaggio planare, mentre il cielo di Dominaria scivola via come acqua, lasciando il posto a quello torbido di Rath fatto di nuvole bluastre e fulmini violacei che generano una tempesta alle loro spalle. Per evitare di essere colpita dalla burrasca, la Cavalcavento si tuffa bruscamente verso il basso, lasciandosi alle spalle quel caos. Gerrard chiama il suo equipaggio sul ponte, e inizia a scrutare l'orizzonte; stando alle parole di Starke, a grande distanza ma dritta davanti a loro si erge la fortezza di Volrath, il luogo in cui Sisay e Volrath li attendono. Quando Mirri chiede a Gerrard se ha un piano per salvare Sisay e per trattare con Volrath una volta raggiunta la Fortezza, il capitano risponde di non averlo e di avere il vago sospetto che Sisay sia solo un'esca che Volrath vuole utilizzare per attirarli nella sua tana e ucciderli senza pietà . Udendo quelle parole, anche il resto dell'equipaggio dà voce alle sue rimostranze. Starke il-Vec afferma che recarsi su Rath senza un piano d'azione è stata pura follia e che già solo se arriveranno incolumi alla Fortezza saranno fortunati; Hanna è meno pessimista di Starke, ma è comunque realista e indicando l'orizzonte afferma che il terreno sottostante è talmente caotico e talmente privo di punti di riferimento che la navigazione non sarà affatto semplice, e anche il sole di Rath è troppo debole per fornire loro una guida. Gerrard ascolta i dubbi del suo equipaggio e assicura loro che troveranno la Fortezza e salveranno Sisay, riuscendo con la sua fiducia a rincuorare Hanna e gli altri. Mentre la Cavalcavento sorvola il litorale di un mare mosso e successivamente una fitta foresta di alberi anneriti alla ricerca di qualcosa che Starke possa riconoscere per orientarsi, Tahngarth lancia un grido di avvertimento e indica il cielo sopra la nave dal quale sta uscendo una massiccia nave da guerra dotata di terribili artigli meccanici. Starke riconosce la nave come la leggendaria Predatrice, Nave Ammiraglia, la nave volante di Volrath capitanata dal suo braccio destro: il Comandante Greven il-Vec. Starke descrive Greven come un ammasso di carne e metallo che un tempo era un uomo, un generale ambizioso che brucia dalla voglia di distruggere Volrath tanto quanto i suoi nemici, ma impossibilitato a farlo da un innesto spinale che l'Evincaro utilizza per obbligarlo ad eseguire i suoi ordini. Non appena Starke finisce di parlare, la Predator apre il fuoco sulla Cavalcavento. La nave trema, ma non sembra riportare danni seri, così Gerrard sguaina la spada e, attaccandosi ad una grisella, fronteggia la Predatrice in rapido avvicinamento. Man mano che il nemico si avvicina, l'equipaggio della Cavalcavento può osservare meglio quello della nave avversaria, composto da un folto gruppo di mostriciattoli verdastri che Starke chiama Mogg e descrive come una razza di goblin particolarmente brutale e violenta attratta dalle aure degli artefatti come api dal miele. Stando alle parole di Starke, i mogg saranno in grado di fiutare i pezzi dell'Eredità ancora presenti sulla nave, e sarà molto difficile impedire loro di raggiungere tale obbiettivo. Le due navi sbattono l'una contro l'altra, e lo stridio della loro collisione precede il cozzare delle spade e le improvvise grida di dolore dei feriti che di lì a poco si levano da ambedue le navi. Ogni membro della Cavalcavento si trova impegnato a combattere con almeno un mogg e un rathi potenziato dalla tecnologia phyrexiana, e mentre Tahngarth, l'unico abbastanza grosso da poter competere con il capitano della Predatrice, affronta Greven in un combattimento corpo a corpo ed Orim, la guaritrice della Cavalcavento, si difende dagli attacchi tentando disperatamente di guarire le ferite dei suoi compagni, i cannoni della Predatrice fanno nuovamente fuoco, ma questa volta l'obbiettivo sono gli alberi e i membri dell'equipaggio della nave. Nel mezzo della battaglia che infuria su entrambi i ponti delle navi, il nobile Crovax finalmente intravede Selenia, l'angelo che una volta proteggeva il suo maniero, e per un istante il suo cuore si riempie di speranza, salvo poi spezzarsi quando la vede tuffarsi nella mischia per combattere Gerrard e gli altri. La spada che ha difeso la sua famiglia ora uccide i suoi alleati. Selenia ha sviluppato un legame talmente forte con i Windgrace da poterne percepire la presenza e proprio grazie a lei la Predatrice è riuscita a rintracciare la Cavalcavento. Certo, Selenia disprezza Greven e Volrath e avrebbe scelto di stare con Crovax se avesse potuto, ma il suo libero arbitrio è ormai perduto, ed ella non ha altra scelta se non quella di obbedire gli ordini dell'Evincaro. Mentre il ponte della Cavalcavento viene invaso dai mogg, Squee, il mozzo della nave, si ritira dal luogo della battaglia e si rifugia sottocoperta per proteggere il piccolo artefatto che ha trovato pochi giorni prima nella stiva della nave. Ben nascosto, il goblin stringe a sé il suo prezioso tesoro, ascoltando i Mogg grugnire e borbottare mentre camminano attraverso la Cavalcavento, annusando l'aria in cerca dei pezzi dell'Eredità ed avvicinandosi a lui. Il fetore di Squee riesce però a sovrastare l'odore del suo giocattolo, e a disturbare l'olfatto ultrasensibile dei mogg. La ricerca dei mogg prosegue e li porta fino a Karn, il quale si getta a terra per proteggersi, ma il suo corpo d'argento schiaccia a morte un mogg e i sensi di colpa per aver infranto il suo voto di pacifismo assalgono ed immobilizzano il golem. Approfittando della situazione, decine di mogg sciamano sui di lui, lo rovesciano, e se lo tirano dietro fino alla Predatrice mentre un altro gruppo di Mogg, raggiunto il motore della Cavalcavento, prende a martellate la Pietra del Potere che permette alla nave di viaggiare tra i piani. Quando i mogg tornano sul ponte, Ertai cerca di proteggere il golem e i rimanenti pezzi dell'Eredità , ma i goblin sembrano essere immuni alla sua magia, e riescono ad arrivare sani e salvi sulla loro nave. Nel caos generale, Gerrard e Greven si trovano a duellare l'uno contro l'altro. Gerrard è più agile, ma Greven è una macchina da guerra brutale e instancabile e infatti il primo sangue ad uscire è quello del capitano della Cavalcavento, che viene ferito al labbro dal nemico. Greven riesce a mettere in estrema difficoltà l'avversario, ma all'improvviso i cannoni della Predatrice fanno nuovamente fuoco sulla Cavalcavento, facendo perdere l'equilibrio a entrambi i duellanti, facendo scontrare nuovamente le navi e facendo cadere Gerrard fuori bordo. A dare l'ordine di fare fuoco è stato Vhati il-Dal, il vice di Greven che ha deciso di approfittare della situazione per portare a termine la propria missione personale: uccidere il comandante e portare la Cavalcavento da Volrath per ottenere in premio il comando della Predatrice. Sperando di riuscire a prendere due piccioni con una fava, Vhati ha dato l'ordine di sparare, in modo da far morire il suo capitano nell'esplosione e mettere fuori uso l'equipaggio della Cavalcavento. __
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