Articolo di Manuel Anselmo alias Vengevine90

Carissimi lettori di Metagame.it, è un vero piacere per me scrivervi questo articolo in quanto pluriennale visitatore e amante di questo sito, che per molti giocatori rappresenta un punto di riferimento per quanto riguarda il nostro amatissimo passatempo.

Mi presento: mi chiamo Manuel Anselmo, nella vita Ph.D. student in Chimica Organica, e giocatore di Magic dai tempi di Judgment. Faccio parte del ricco e merviglioso playgroup di Genova, una banda di ragazzi veramente eccezionale alla quale mando un grande ed affettuoso saluto.

Vi scrivo per raccontarvi la mia esperienza di gioco al Torneo ‘Lord of the Seas’ (LOS), un torneo formato Commander Leviathan che si è tenuto la scorsa Domenica 27 Gennaio a Milano. Questo torneo, tenetevi forte, è stato il più grande evento di Commander della storia della nostra splendida penisola, con la bellezza di 99 partecipanti. Il più grande di sempre, e di gran lunga: stando ai dati in nostro possesso, questa manifestazione ha visto partecipare quasi il doppio dei giocatori rispetto al precedente record italiano.

Ma prima di raccontarvi la mia esperienza di gioco è doveroso sottolineare cosa si intende quando si parla di formato Commander Leviathan. Come molti di voi sapranno, il vecchio EDH (Elder Dragon Highlander) da anni si presenta ai giocatori come Commander, ed è un formato di gioco che prevede un mazzo di 100 carte in 1X, comprensivo di un generale che si trova in command zone dall’inizio della partita. Se in America va per la maggiore il multiplayer, quindi con orientamento for fun, in Europa si gioca quasi esclusivamente 1VS1, con una sempre maggiore tendenza ad un formato realmente competitivo. Gli ultimi mesi sono stati particolarmente concitati in Italia per quanto riguarda questo gioco. Da qualche anno infatti, il Duel Commander, magnifico formato 1VS1 nato in Francia, ha dominato la scena del Commander, in Europa e non solo, fornendo ai giocatori una valida banlist in continuo aggiornamento, unitamente all’organizzazione di importanti tornei internazionali. Il comitato auto-eletto che gestisce questa iniziativa, spinto dall’ambizione verso un formato sempre più competitivo, ha recentemente modificato la regola inerente il life-total, abbassando le classiche e caratterizzanti 30 vite a 20. Molti giocatori italiani non si sono trovati daccordo con questa decisione, e dalla loro passione per il formato a 30 vite a cui erano abituati è nato Leviathan: un formato Commander gestito da un comitato anch’esso auto-eletto, che si basa sulle caratterizzanti 30 vite e si propone di continuare il precedente Duel Commander, che ora esiste ufficialmente solo a 20 vite.

A soli pochi mesi dalla nascita di Leviathan, grazie all’instancabile lavoro del comitato ed alla ottima risposta dei giocatori, che hanno prontamente riversato fiducia e passione in questa nuova creatura dei mari, questo formato ha preso piede in Italia ed in Europa, ed ha subito battuto tutti i record italiani al primo evento ufficiale!

Ed è stato proprio questo evento che mi ha portato a scrivervi in questa sede; ho infatti raggiunto la top8 del LOS con il mazzo grixis capitanato da Vial Smasher the Fierce / Kraum, Ludevic's Opus. Ho scelto di giocare questo mazzo per diversi motivi. Innanzitutto, in precedenza i colori Grixis non avevano mai avuto la possibilità di essere realmente competitivi, con Thraximundar come unica vera scelta in zona di comando, e quindi la possibilità di giocarli mi ha subito entusiasmato. In secondo luogo, sin dalla prima giornata di spoiler dell’ottimo prodotto Commander 2016 di WOTC, ho subito intuito il potenziale di questa accoppiata, che consente di giocare control e di poter vincere le partite in fretta (accoppiata davvero devastante in Magic). Infatti, Vial Smasher the Fierce permette di infliggere un quantitativo davvero ingente di danni solamente castando le spell, delle quali la più importante è sicuramente l’altro generale: Kraum, Ludevic's Opus. Questo zombie frankenstainiano permette infatti di sparare 5 danni sul cast e andare in combat di altri 4, consentendo agili 9 danni al turno 5 (11 se Vial Smasher the Fierce non teme blocchi). Veniamo adesso ad una analisi più approfondita della mia decklist:

IL MAZZO

Iniziamo l’analisi della decklist dal reparto lande; io ritengo che questo sia uno degli aspetti più importanti nella costruzione di un mazzo, in particolare un mazzo commander. Infatti, nonostante il carnet delle lande di magic ci offra una scelta molto amplia, le terre più opportune vanno selezionate nel modo più attento per reggere le richieste di un mazzo tricolor come il mio. Dual lands, Schocklands, Fetchlands, Painlands, Filterlands e Checklands sono obbligatorie nei mazzi tricolor, oltre alle classiche terre multicolore City of Brass, Mana Confluence e Command Tower. Per quanto riguarda la mia filosofia, è impensabile giocare qualsiasi sorta di terra che possa entrare tappata come le Fastlands, le Scrylands e le Manlands. Infatti, la competitività del commander richiede la possibilità di landroppare ogni turno ed avere subito a disposizione il mana, specialemente nei primi turni.

Credo fortemente che una buona percentuale di vittoria si ottenga nei primi tre turni di gioco, duranti i quali non ci si può permettere di perdere la giocata per via di una terra che entra in gioco tappata. Le lande base poi sono importantissime: gioco ben 7 Isole per limitare i danni di una eventuale Blood Moon o di una Ruination, carte molto giocate (e per ottime ragioni) in commander. Ho avuto una sola indecisione su questo reparto, tra Cavern of Souls e Ash Barrens, ma ho scelto la prima aspettandomi un meta blue-based. In secondo luogo, il reparto counterspells; troverete nella mia lista quelli che a mia opinione sono i migliori counter della storia di magic. Le regola principarle per selezionarli è: devono essere attivi da turno 2. Io non prenderò mai in considerazione infatti carte come Dissolve o Dissipate, mentre potrei accettare in futuro di provare il nuovo Disallow, grazie alla sua duttilità. Ben altro discorso bisogna fare per bombe come Force of Will, Cryptic Command e Mystic Confluence; queste sono i due must assoluti del control in commander, il blue-intensive non ci spaventa.

Per quanto riguarda il reparto removals, rosso e nero sono i colori ideali per uccidere creature; essi ci forniscono infatti una consistente percentuale di uccidere i mana dorks verdi che arrivano sin da turno uno grazie a Dismember, Lightning Bolt, Chain Lightning e Flame Slash, senza diventare inutili a partita avanzata. Il nuovo Fatal Push va considerato attentamente invece; per quanto promettente io credo che la insicurezza di giocarlo in modalità Revolt tramite una fetch lo renda subottimale contro i molti generali a casting cost tre o superiore.

Per quanto riguarda la sezione Sweepers, Toxic Deluge è semplicemente il numero uno nel suo genere e Slagstorm è troppo adeguata a questo deck, grazie alla possibilità di sparare sei danni all’oppo grazie all’interazione con Vial. Spazzini e finisher allo stesso tempo sono Earthquake e Rolling Earthquake, che sparano 2X+1 danni in presenza di Vial Smasher the Fierce e a 2 mana uccidono il dork fungendo da removal. Non amo gli spazzini a 4 o più mana, perchè credo in un commander molto veloce dove chi perde il turno è perduto, ma una carta che potrebbe trovare spazio in futuro per la stessa ragione di Slagstorm è Fiery Confluence (fino a 10 danni in faccia all’oppo con Vial).

Sul reparto scartini poco da dire: Thoughtseize, Inquisition of Kozilek, Duress e Collective Brutality sono dei must, l’ultima in particolare, perchè valorizza anche l’abilità drainlife in questo mazzo, diventando una fonte da 4 danni tramite Vial. Il turno uno è molto importante, e lo riempiamo con removals, scartini, ma soprattutto peschini: Brainstorm, Ponder, Preordain, Sleight of Hand, Gitaxian Probe e Serum Visions non possono mancare MAI nei mie mazzi control, consentendo dei keep più solidi e mulligan più rari.

Painful Truths è perfetta in un tricolor e Fact or Fiction non può essere messa in discussione. Ma signore e signori, vorrei porre la vostra attenzione su sua maestà Flash of Insight, detta LA BOMBA. Questo peschino infatti, è anche una finisher, in quanto a partita avanzata, flashbackarlo dal cimitero rimuovendo 11 carte blu (cosa molto comune) si tramuta in 13 danni in testa all’oppo grazie a Vial. Per quanto mi riguarda, è impensabile giocare questo deck senza. Il reparto creature è fatto da must assoluti e qualche scelta personale: Snapcaster Mage, Venser Shaper Servant e Vendilion Clique sono troppo forti per non giocarli.

Se non ci avevate mai pensato, con Vial Smasher the Fierce in campo, potete castare Venser e balzarvelo con la sua trigger, potendo sparare 4 danni ogni turno (e vi assicuro che torna utile). Gilded Drake e Sower of Temptation sono molto forti in un gioco ricco di creature come Commander, ma dovete accettare che possano essere carte morte contro Geist of Saint Traft (e io lo accetto di buon grado). Elder Deep Fiend invece amici miei, è una bomba senza senso. Saccare Kraum turno sei, nell’upkeep dell’oppo, sparare otto danni e tappargli 4 lande, per rifare Kraum turno sette, è spesso GG. Non resta infine che descrivere il reparto bombe: Parallax Tide, Jace, the Mind Sculptor, Liliana of The Veil si descrivono da soli, come Demonic Tutor e Lim-Dul’s Vault. Quest’ultima carta non è tra le mie preferite, ma in questo deck interagisce semplicemente troppo bene con Temporal Mastery; sette danni e turno extra sembrano una grande tutorata. Un’altro modo di fare turno extra in questo mazzo si ha con Temporal Trespass; che dirvi, 11 danni seguiti da una combat, una stap e un altro turno, piegano anche i più forti.

Spero che possa trasparire a tutti come ogni singola carta in questo deck sia stata pesata, considerata, ultra-testata, ed inserita in un preciso contesto.

IL TORNEO

Forte di questa strategia, ho iniziato il LOS giocando contro Prossh, Skyraider of Kher. Questo mazzo è un avversario temibile per control: ramp, removal e scartini sono le sue armi principali, utili a gestire la partita fino a risolvere il generale (e la sua abilità Eldrazi-like). La vittoria con questo mazzo può essere raggiunta in diversi modi: Skullclamp, Beastmaster Ascension, Craterhoof Behemoth sono solo alcune delle più forti interazioni che il mazzo ha da offrire. Al LOS ho impiegato la mia abituale strategia contro questo tipo di mazzo, che consiste nell’impedirgli di raggiungere i sei mana necessari per castare il suo generale. Ho perpetuato questa startegia tramite l’uso di counter e removal su ramp e dork, intrecciato alle molte time-walk spell che il mio mazzo impiega. Fire//Ice, Boomerang, Parallax Tide e Venser, Shaper Servant sono infatti carte che permettono di rubare turni all’avversario agendo sul suo mana, in particolare le sue terre, solitamente consentendo di guadagnare tempo e vantaggio per risolvere i generali e infliggere velocemente danni letali. Vinco 2-0 e mi preparo ad affrontare il prossimo avversario: Mayael the Anima.

Questo mazzo basa la sua strategia ancora una volta sul ramp, e sull’appoggiare sul tavolo creature temibili, lanciandole sia di mano che tramite l’abilità di Mayael the Anima. Per quanto questo deck non sia certamente un tier, esso non va sottovalutato, perchè la risoluzione di una singola creatura della forza di Iona, Shield of Emeria o di Sun Titan, può compromettere una intera partita tenuta sotto controllo. Mi siedo al tavolo e con pazienza doso i miei counterspell e le mie risorse; in molto tempo giungo ad un’altra vittoria 2-0, contro un delizioso e competente avversario: Giovanni Galamini. Riconoscerete facilmente questo giocatore nei tavoli dei tornei per la sua unica abilità nel mischiare perfettamente un deck da 100 carte più perfect size e bustine senza dover fare le pilette (che mani grandi che hai Giovanni!). Il mio terzo turno già profuma di feature match: Rafiq of the Many.

Potete trovare il video di questo match-up su Youtube, insieme agli altri feature match ed alla top8 del torneo. Non vi racconterò nulla di questo mio scontro con un bravissimo Matteo Pavani, proprio per incitarvi a guardare il video, castato in maniera avvincente da Flavio Rogledi e Orfeo Lombardo Ratti. Finisce 1-1 al time, nonostante entrambi avremmo potuto vincere il terzo game, anche se giocato in soli 6 minuti!

Arrivo dunque al quarto turno, e mi ritrovo ancora ad affrontare lo stesso generale bant: Rafiq of the Many. In questo caso vedo molto bene; entrambe le partite vengono decise da una carta a dir poco devastante in Vial Smasher the Fierce / Kraum, Ludevic's Opus: Temporal Trespass. Questo time-walk consente di infliggere 11 danni all’avversario, stappare nel turno extra, ed infliggerne altri 9 tramite il cast e la combat di Kraum, Ludevic's Opus. Vinco 2-0 e passo al tavolo successivo, dove incontro Wydwen, the Biting Gale. Questa fatina è sicuramente il più forte generale nei colori UB ad oggi esistente, e si basa sulla classica strategia draw-go.

Pronto a counterare, rimuovere treats e risolvere Wydwen, the Biting Gale alla prima conveniente end step dell’avversario, grazie alla sua abilità flash, so che il mio opponent mi darà filo da torcere. Contro questo tipo di mazzo bisogna cambiare strategia rispetto ai precedenti: sarebbe infatti stupido tapparsi al terzo turno per risolvere Vial Smasher the Fierce, la quale (se non ci avevate fatto caso è una lei) sarebbe facile preda di ogni sorta di removal. Iniziamo due lunghe partite durante le quali spendiamo molto tempo a guardarci in faccia, ma che io alla lunga vinco, grazie al superiore vantaggio che acquisisco grazie a Painful Truths, Mystic Confluence e Fact or Fiction, alcuni dei migliori peschini ad oggi disponibili.

Vinco ancora 2-0, e sono lanciato verso la top8; manca infatti una sola vittoria per raggiungere il traguardo tanto ambito. Il turno 6 però è il più tosto di tutti: incontro Geist of Saint Traft, un tier affermato di Commander dai tempi della espansione Innistrad originale. La prima partita inizia subito con una doccia fredda: il mio oppo vince il dado e di secondo risolve Chrome Mox e conseguentemente il suo generale, senza darmi nessuna possibilità di counterare (Daze e Force of Will non erano nella mia mano). In queste situazioni Liliana of The Veil, Slagstorm e Toxic Deluge sono le soluzioni che un giocatore vorrebbe tanto pescare, ma non è andata così; vado in svantaggio di un game. Le due partite successive il mio avversario è vittima di grande sfortuna: mulliga entrambe le volte a 5.

Chi gioca commander lo sa bene, è spesso sufficiente perdere un land-drop, sbagliare una giocata o mulligare una volta di troppo, per perdere automaticamente una partita, tale è il power-level di questo gioco. Io naturalmente non mostro nessuna pietà, e infierisco su un avversario indebolito dalla sorte sfoggiando le mie time-walk spells citate in precedenza per lasciarlo ancora più indietro. Vinco 2-1, mi scuso con il mio avversario per aver tratto vantaggio dai suoi mulligan e accedo così di diritto alla top8 di questo magnifico torneo con un turno di anticipo. Non vi è infatti nessun bisogno di giocare il settimo e ultimo turno, che posso pattare intenzionalmente in quanto primo a pari merito con Michele Azteni, il giocatore che poi vincerà la top giocando la mia stessa coppia di generali; le mie sentite congratulazioni al vincitore!

La Top8

Ed eccomi quindi in top8, dove incontro Titania, Protector of Argoth. Mi siedo al tavolo fiducioso ma consapevole delle sicure insidie che questo mazzo monoverde proverà a sottopormi. Infatti questo è il match-up sul quale ho lavorato di più negli scorsi mesi; ritengo infatti che questo sia il tier1 indiscusso del meta attuale di Leviathan, insieme al mio Vial Smasher the Fierce /Kraum, Ludevic's Opus. A causa di queste mie consapevolezze, la mia lista presenta due carte ad-hoc contro Titania: Bile Blight ed Echoing Truth, entrambe capaci di spazzare via l’intero esercito di Elementali generato dalla Madre Natura monoverde, rimanendo ottime carte contro tutti gli altri deck. Purtroppo testing, elevata conoscenza del match-up e scelta selezionata di carte nella mia lista sono valse a nulla contro la carta all-star di commander (e forse di magic in generale): Wasteland. Se mi chiedete quale è secondo me la carta più forte di Magic, vi risponderò senza alcun dubbio Wasteland. Questa carta è semplicemente troppo forte di per sè, ma trova il suo contorno ideale in un mazzo come Titania.

Questo comandante infatti è capace di tutorare e riutilizzare la Wasta in molti modi, primo tra tutti, il generale stesso con la sua abilità. Perdo la prima partita da questa carta, che iterata 2-3 volte mi lascia troppo indietro per portare avanti la mia strategia. La seconda partita continua sull'onda dello strapotere monoverde, ma per mia fortuna il mio avversario si lascia ingolosire da una serie di giocate che umilmente definirei subottimali, essendo lui probabilmente convinto di avere ormai in mano la top4. Allora con un Gilded Drake, un Boomerang (per recuperare e riutilizzare il draghetto) ed un Earthquake ben piazzati riesco a impadronirmi di due suoi ciccioni, pulire il suo board e vincere la partita nonostante lui abbia appoggiato lo spesso fatale Sylvan Safekeeper. Tutto questo però è per me valso a nulla in quanto la terza partita è ancora decisa da Wasteland, dopo una partenza costituita da landa base ed Exploration. Perdo due delle mie terre troppo in fretta e vado eccessivamente sotto; cerco di resistere, ma invano, devo abbandonare il sogno di diventare il re dei mari.

Finisce qui il mio torneo. Sono molto soddisfatto delle mie giocate, soprattutto sono felice di poter affermare convinto di non aver sbagliato una singola giocata nelle oltre nove ore di torneo da me vissute. Le mie convinzioni sul meta attuale sono state ulteriormente confermate: due Vial Smasher the Fierce /Kraum, Ludevic's Opus ed una Titania in top (con altre due Titanie che hanno sfiorato il risultato per rating o per un singolo punto) mi convincono sempre di più che questi due mazzi sono ad oggi i puri Tier1 di Leviathan.

Sperando di avervi coinvolto nella lettura di questo mio articolo, invito caldamente tutti voi a prendere Leviathan, ed il Commander in generale, in forte considerazione. Questo gioco è realmente competitivo e lo potrete facilmente constatare se vorrete iniziare a giocarci. Nessun altro formato vi offre simili possibilità di deckbuilding; potrete attingere alle carte più forti di Magic e ampliare la vostra conoscenza e la vostra skill in questo magnifico gioco che costituisce il nostro Hobby preferito.

Lasciatemi infine concludere con alcuni ringraziamenti. Ci tengo a ringraziare lo staff di Metagame.it per avermi concesso l’onore di scrivere questo articolo, i giocatori del LOS che hanno reso questo torneo avvincente e divertente in un ambiente favoloso senza rinunciare a tanta amicizia e sportività. Non posso inoltre non togliermi il cappello davanti a tutto lo staff che cura Leviathan, riferendomi in particolar modo al mio carissimo amico Orfeo Lombardo Rattiche si è dedicato anima e corpo alla realizzazione di questo sogno//record; siamo tutti fieri di te, non ti fermare!

Ci vediamo al prossimo torneo Leviathan, con un mazzo diverso, come mia consuetudine!

G.G.

Manuel (alias Vengevine90)