Strategia - Black Obsession: Mono Nero Aggro nel nuovo T2 |
Domenica 27 Luglio 2014 | ||||||||||||||||||
Ossessione. Credo sia questo il motivo per cui ho scritto questo articolo. Ho studiato e playtestato così tanto questo mazzo che è diventato indispensabile per me scrivere al riguardo (visto che nessuno lo ha mai fatto fino ad adesso in maniera esaustiva). Tra una settimana c’è il Pro Tour e si giocherà standard, inoltre in questo periodo ci sono i WMCQ sempre dello stesso formato e quindi credo sia il momento buono per parlare di questo mazzo. Gioco Mono Black Aggro (che d’ora in avanti chiamerò MBA), esattamente da quando è uscita Born of the Gods e con essa quei tre pezzi che mancavano per quadrare il cerchio: Pain Seer, Herald of Torment e Bile Blight. Posso affermare con abbastanza certezza che ne ho provato tutte le versioni e ho giocato tutti i candidati papabili di questa lista valutandone i pro e i contro. Perché giocare MBA? Da quando è uscita Theros siamo in un meta in cui i cheap removals sono estremamente condizionali (Ultimate Price, Bile Blight, Abrupt Decay, Mizzium Mortars, ecc...) e le creature più giocate sono proprio quelle che hanno uno scudo di anticorpi contro alcune di queste magie. La conseguenza di ciò è un metagame abbastanza lento fatto di creature resilienti ma care e removal costosi ma che garantiscono un ampio spettro di efficacia (Hero's Downfall, Detention Sphere e Banishing Light su tutti). Quindi torniamo alla domanda di cui sopra e le risposte sono: consistenza, elasticità e Mogis’s Marauder. A prima vista MBA sembra il solito mazzo aggro fatto di piccoli pezzi che se becca wratta perde e se non la becca qualche vittoria la strappa ma in realtà i numeri dimostrano ben altro. Consistenza nel keep delle mani iniziali:
In 6 mesi di esperienza di gioco praticamente le uniche mani che ho mulligato sono state quelle con una terra sola (sebbene si abbia circa il 40% di pescare terra il turno successivo) perché nella remota ipotesi che si salti il secondo ed il terzo land drop nessun mazzo può più vincere. Consistenza nella curva:
Tra i vari esperimenti fatti ho anche provato i Temple of Silence per poter usufruire di un minimo di manipolazione del mazzo (e per avere accesso al mana bianco nei match-up in cui sido lo Nightveil Specter). Mai errore più grande fu fatto dall’uomo! Sono partito provandone 3, poi sono sceso a 2, poi 1, poi mi sono vergognato e sono ritornato a 0. Profetizzare è un’abilità allettante soprattutto per un mazzo aggressivo per evitare pescate morte e mantenere viva la race ma proprio per questo motivo è ancor più essenziale scurvare bene e i Temple of Silencenon lo permettono affatto. Consistenza nei danni:
Mi è capitato ad esempio che mi facessero un removal su una creatura a cui era attaccato uno Spiteful Returned prima della dichiarazione attaccanti per evitare che si innescasse la sua abilità, tuttavia quando muore la creatura a cui è assegnato il bestow lo Spiteful Returneddiventa creatura e può attaccare se non è il primo turno che è in gioco (e ripeto, se gli attaccanti non sono ancora stati dichiarati) innescando la sua splendida abilità ed arginando la perdita di race. Elasticità nella costruzione del gioco:
Inestimabile è infatti un early Thoughtseize che, fornendoci informazioni sulla mano avversaria, ci da gli indizi necessari per scegliere come impostare la race. Elasticità nelle spell non creatura:
Per citare quello che ha detto Glenn Jones a proposito di questo meta:
“any deck capable of accessing Doom Bladeeffects and finishing the opponent off quickly will be in solid position”. Elasticità nella costruzione del mazzo:
Molte volte tengo in mano i drop a 1 che pesco a partita avanzata come Rakdos Cackler o Gnarled Scarhide per lanciarli insieme al primo Mogis's Marauderche pesco per fare con 5 mana, 6 danni rapidi ed intimidenti e chiudere la partita lasciando l’avversario esterrefatto. Tuttavia non è tutto oro quello che luccica:
Per quanto riguarda i match-up è inutile che scenda troppo nei dettagli per i motivi di elasticità detti sopra però credo che sia abbastanza chiaro che essendo un aggro molto spinto se la giochi bene contro control e midrange e non se la veda molto bene da altri mazzi aggressivi per via delle recursion di vite che subiamo (siamo praticamente un bye per burn se non vediamo Whip of Erebos, invece contro mono U ce la giochiamo molto bene perché il suo MVP contro aggro è Domestication ma noi possiamo riprenderci i pezzi rubati coi nostri bestow, perché siamo elusivi quanto lui ma più veloci e perché Master of Wavesnon ci spaventa affatto). Credo di aver scritto davvero tantissimo anche se mi sembra di aver detto davvero poco e potrei parlare ancora parecchio sulle singole carte, sull’evoluzione del mazzo (il bisnonno di questo mazzo è il Rakdos con cui Luis Navas ha vinto il GP Santiago), su come fare le sidate, sulle new entry di M15, potrei mostrarvi i grafici della curva di mana pre e post side e potrei discutere per ore del mio amatissimo Master of the Feast, però mi fermo qui sperando di non avervi annoiato troppo lasciandovi con la vecchia lista aggiornata a Journey into Nyx e con la nuova lista che vi mostra come invece mi sto approcciando al testing di Magic2015.
Le carta principale nel mirino è Ulcerate che offre l’ennesimo cheap removal (al costo di 3 vite giocarne più di uno non me la sento). La side che è strutturata per affrontare minacce non ancora specifiche, c’è Festergloom che potrebbe difenderci da un ritorno di Slight Boss decks, c’è il Phyrexian Revoker principalmente per la nuova Nissa, Worldwaker e c’è Stain the Mind perché fatto di terzo con convoke può risolverci per sempre il problema wratte (se c’è il Pain Seer a terra piangiamo con un occhio solo). Inoltre dopo l’ondata di mono neri della settimana scorsa ho deciso di aggiungere un Nightveil Specter in più in side.
Sarò molto felice di rispondere a chiunque abbia domande da fare al riguardo. A presto |