Beh intanto grazie per essere tornato un po' sui tuoi passi
“It’s a rare occurrence, like a double rainbow. Or like someone on the internet saying, You know what? You’ve convinced me I was wrong.”
Detto questo, anche se il discorso ha molto più senso adesso, ci sono alcuni punti che non condivido. Dal momento che lo scopo della Wizard è quello di fare soldi, credo che sia vantaggioso per loro avere delle persone che fanno in modo che il gioco sia il più inclusivo possibile. Immagina di essere un ragazzo egiziano che vuole iniziare a giocare a Magic: con chi ti impersonifichi? Bolas il Dio Faraone?
Sia chiaro, ci sono decine di personaggi interessanti e in cui chiunque potrebbe identificarsi, ma non faccio fatica a credere che ragazzi e ragazze di etnie diverse dalla nostra facciano più fatica a trovare planeswalker e personaggi principali che risuonino con loro. D'altronde, pensiamo al caso contrario a quello attuale: se Magic fosse un gioco nato e ambientato in Africa e tutti i personaggi fossero di colore (intendo
davvero di colore, non come certi personaggi "di colore" disegnati da artisti europei o americani) probabilmente sarebbe più difficile per noi italiani identificarci in un planeswalker. Non per razzismo ovviamente! E sono pure sicuro che tutti avremmo un nostro personaggio preferito (spoiler: non Teferi), ma ho idea che il gioco sarebbe meno attraente, avendo come target un pubblico diverso.
In questo contesto è chiaro che la Wizards of the Sahara, per fare più soldi, avrebbe molto vantaggio ad assumere un team di persone che crei costantemente personaggi che risuonino con tutte le culture e con tutti gli orientamenti sessuali (sempre nel limite del buon senso).
Insomma, purtroppo o per fortuna viviamo in un mondo così connesso che ormai è impossibile evitare questioni di questo tipo. Il processo di creazione di una carta non è solo l'inventare la meccanica, ma anche il creare la lore e scegliere l'artista e il disegno giusto. Ed è vero, forse sarebbe più comodo se ci fossero solo playtester e non si pensasse alla lore o alle immagini, ma (ed è questa la cosa importante)
la meccanica delle carte non è influenzata da scelte di lore o dalla scelta di fare personaggi di una certa etnia o di un'altra. E' un di più, qualcosa di extra che fa la Wizard, in primis per fare soldi e in secundis per fare in modo che sempre più persone non solo giochino a Magic, ma si appassionino del gioco.
Magic è il gioco bellissimo che è perchè ogni carta è curata in un sacco di dettagli diversi e perchè parla a tantissimi "archetipi" di persone diverse: dai giocatori, ai collezionisti, ai Vorthos e agli appassionati di lore, agli appassionati di art, ecc.
Sulla questione in oggetto, ovvero il ban di queste carte (mi aspetto anche il ban di tutte quelle che dicono ''distruggi / esilia una / un creatura / permanente nera/o bersaglio''), mantengo il mio pensiero: posto che una carta dovrebbe essere fatta come scritto sopra, non cercare in una carta di magic qualcosa che non c'è, poichè una carta di magic è (o meglio: dovrebbe essere) solo una carta, nulla di più.
Riguardo ai ban di queste carte, credo che si siano ormai spiegate in lungo e in largo le motivazioni e a questo punto arrabbiarsi perchè non hanno bannato
Virtue's Ruin non abbia proprio senso. Ti consiglio di rileggere un po' i post per capire che, anche dietro al ban di Cleanse ci sono motivazioni valide (e poi oggettivamente, chi se la [Censurato] Cleanse a livello di gameplay?).
Resta ovviamente un punto, ovvero che tutti questi ban saranno delle colossali [Censurato] se poi la Wizard non si impegna per diminuire le discriminazioni all'interno dell'azienda. Il ban simbolico è un primo passo, ma Zaiem Beg e tutti gli altri hanno evidenziato problemi che non si possono ignorare e che vanno risolti. E lo so, molti potrebbero pensare che sia un'esagerazione, ma chissà perchè non mi fa così strano che un'azienda americana abbia problemi di questo tipo.